Blog... ma non troppo
Le tecniche HAT SEO per il Content Marketing
“Blog… ma non troppo” puntata n°27.
Gestire un
sito web è ormai essenziale e lo è per qualunque brand o azienda. Grazie alle giuste tecniche di Content Marketing è, infatti, possibile arrivare ad un pubblico ampio e
posizionarsi sempre più in alto all’interno dei motori di ricerca.
Un modo per migliorare la propria Serp è utilizzare correttamente le
tecniche Hat SEO, che si differenziano in White, Grey e Black. Ognuna ha delle caratteristiche e delle pratiche proprie, ma è bene capire quale è la più adatta per poterne trarre
beneficio e non andare contro alle linee guida stabilite dai motori di ricerca.
In questo contenuto cercheremo di spiegare:
- La tecnica White Hat SEO
- La tecnica Grey Hat SEO
- La tecnica Black Hat SEO
- Quale delle tre tecniche Hat SEO è meglio utilizzare?
La tecnica White Hat SEO
Le tecniche definite White Hat SEO sono quelle che vengono considerate a norma con le linee guida fornite per i motori di ricerca. Queste sono utilizzate per migliorare il posizionamento online delle aziende, in modo che possano essere facilmente individuate e attirare più utenti.
Tre le tecniche White Hat SEO troviamo:
- contenuti di qualità: produrre testi originali e creativi, che puntano alla qualità, è fondamentale per poter soddisfare i requisiti dei motori di ricerca;
- utilizzo delle keyword: importante è utilizzare le parole chiave inerenti al settore in cui opera l’azienda. In questo modo la visibilità sui motori di ricerca aumenta notevolmente ed è possibile raggiungere un pubblico ampio;
- link building: avere link da siti web con un ottimo posizionamento online è un buon modo per aumentare quello del proprio sito web. I link possono essere sia interni che esterni al sito web, ma è bene che le aziende puntino alla qualità dei link piuttosto che alla quantità;
- user experience: avere una buona esperienza utente è fondamentale, perché un sito intuitivo e di facile navigazione consente alle pagine web di posizionarsi più alto nei motori di ricerca.
Le tecniche White Hat SEO hanno risultati non immediati, ma
a lungo termine, consentendo ai siti web di posizionarsi in alto nei motori di ricerca in modo duraturo.
La tecnica Grey Hat SEO
Le tecniche Grey Hat SEO sono pratiche intermedie tra le White e le Black, non considerate vietate dalle linee guida dei motori di ricerca, ma comunque non propriamente etiche.
Tre le tecniche di Grey Hat SEO ci sono:
- cambio di design: cambiare periodicamente design modificando l’HTML di un sito web permette a Google di individuarlo come nuovo e quindi ne aumenta la visibilità;
- parafrasi: pubblicare altri contenuti presi da altri sito web parafrasandoli, aumentando la visibilità di un sito web. Attenzione però, perché potrebbe anche ridurla, infatti la qualità dei contenuti rimane il requisito fondamentale per migliorare il posizionamento online;
- spam: un elevato numero di commenti spam possono aumentare il posizionamento di un sito web, ma è bene prestare attenzione ad eliminare quelli non pertinenti. I commenti non inerenti all’argomento trattato vengono visti male da Google, perché appunto li percepisce come spam.
Quando le aziende utilizzano la Grey Hat SEO devono prestare
attenzione alle linee guida di Google, perché queste possono cambiare e rendere le pratiche Grey completamente negative.

La tecnica Black Hat SEO
Le tecniche considerate Black Hat SEO sono quelle contrarie alle linee guida dei motori di ricerca, per manipolare il loro posizionamento online. L’uso di queste pratiche può essere punito da Google per violazione delle norme da seguire e può comprendere anche la rimozione del sito web.
Tra le tecniche di Black Hat SEO individuiamo:
- keyword stuffing: l’uso eccessivo di keyword non pertinenti all’argomento trattato, il che rende il tutto poco chiaro per gli utenti. Tuttavia, l’uso elevato di parole chiave aumenta il posizionamento online della pagina;
- link farming: questa pratica consiste nell’acquisto di un numero elevato di link, principalmente da siti di bassa qualità. Questo viene fatto per strumentalizzare l’algoritmo del pagerank e aumentare la rilevanza dei siti web;
- cloaking: in questa tecnica, i motori di ricerca vedono contenuti diversi rispetto a quelli postati sul sito stesso. Tutto ciò è possibile grazie al rilevamento dell’indirizzo IP e serve per creare contenuti ottimizzati per Google, ma non per gli utenti effettivi;
- doorway pages: pagine create appositamente per i motori di ricerca e che contengono un numero elevato di parole chiave e link che rimandano al sito principale. Sono siti web privi di contenuti ed informazioni e che servono appositamente per aumentare il posizionamento online.
In conclusione, è importante evitare l'utilizzo di tecniche di Black Hat SEO poiché queste violano le linee guida dei motori di ricerca, mettono a rischio il posizionamento online e possono comportare sanzioni da parte di Google e di altri motori di ricerca. È sempre consigliabile adottare
pratiche di SEO etiche e conformi alle linee guida per costruire una presenza online duratura e di qualità.
Quelle delle tre tecniche HAT SEO è meglio utilizzare?
Tutte e 3 le tecniche hanno in comune lo scopo finale del loro utilizzo: migliorare il posizionamento online di un sito web. Queste vengono infatti impiegate dalle pagine web per poter creare maggiore engagement con il pubblico e posizionarsi più in alto nei motori di ricerca.
Le tecniche definite Black e Grey Hat SEO danno risultati più
immediati, motivo per cui potrebbero risultare più accattivanti agli occhi dei siti web. Infatti, utilizzare alcune delle tecniche appartenenti a queste due categorie consente di raggiungere un pubblico ampio e un miglior posizionamento online nel
breve periodo.
Tuttavia, queste tecniche sono
contrarie alle linee guida dei motori di ricerca e possono portare a conseguenze negative, tra cui la chiusura del sito web. Per questo motivo, è bene usare
unicamente le tecniche di
White Hat SEO
in modo da avere risultati che siano costanti nel futuro. Queste pratiche infatti portano ad un
aumento del posizionamento online
duraturo e soprattutto conforme alle linee guida di Google.
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